Alton Ellis: Il Padrino del Rocksteady | Biografie Reggae
Godfather of Rocksteady Alton Ellis biography

Alton Ellis: Il Padrino del Rocksteady

Conosciuto come il “Padrino del Rocksteady”, l’impatto di Alton Ellis sul reggae è stato immenso e i suoi brani intramontabili restano fondamentali in ogni collezione di vinili.

Scopriamo la vita e l’eredità di questo pioniere musicale, la cui voce soul ha contribuito a plasmare il suono del reggae moderno.

Gli inizi: vita e prime esperienze musicali di Alton Ellis

Alton Nehemiah Ellis nacque nel 1938 a Trenchtown, Kingston, in Giamaica, all’interno di una famiglia ricca di talento musicale.

Fin da giovane imparò a cantare e a suonare il pianoforte, esercitandosi spesso la sera presso un centro giovanile locale.

La sua passione precoce lo portò a formare, in adolescenza, il duo Alton & Eddie con Eddie Parkins. Dopo aver vinto un importante concorso nel 1959, ottennero un successo con il singolo “Muriel”, che consacrò Ellis sulla scena musicale giamaicana.

Poco dopo, Parkins si trasferì negli Stati Uniti per intraprendere la carriera solista, lasciando Ellis libero di iniziare il percorso individuale che avrebbe rivoluzionato il reggae.

La nascita del Rocksteady e i momenti salienti della carriera

All’inizio degli anni Sessanta, Ellis registrò principalmente per la Studio One di Coxsone Dodd, pubblicando brani influenzati dal rhythm and blues che gettarono le basi per il suo sound rocksteady. In cerca di maggiore libertà creativa, nel 1965 si trasferì all’etichetta Treasure Isle di Duke Reid, dove fondò il trio vocale The Flames insieme al fratello Leslie e ad altri cantanti.

Alton Ellis - Dance Crasher A

Fu proprio qui che Ellis firmò successi come “Dance Crasher”, un appello alla pace, e soprattutto l’innovativo “Get Ready – Rock Steady”. Questo brano viene spesso considerato il primo singolo rocksteady(*), nato quasi per caso: durante una sessione mancò il bassista e Jackie Mittoo, tastierista, prese il suo posto rallentando il tempo. Così nacque un nuovo ritmo più spezzato che definì il genere e permise alla voce di Ellis di esprimersi con maggiore ampiezza.

(*) Altri brani considerati i primi esempi di rocksteady sono “Take It Easy” di Hopeton Lewis, “Tougher Than Tough” di Derrick Morgan e “Hold Them” di Roy Shirley.

Nel 1966 Ellis collezionò numerosi successi come “Cry Tough” e “Girl I’ve Got a Date”, quest’ultimo diventato il suo brano simbolo. Incise anche memorabili duetti con artisti di spicco come Phyllis Dillon e sua sorella Hortense Ellis, consolidando ulteriormente il suo ruolo di voce di punta della musica giamaicana.

Influenza crescente e anni successivi

Alla fine degli anni Sessanta, Ellis lavorò sia con Studio One che con Treasure Isle, un raro ponte tra le due etichette giamaicane rivali. Il suo album del 1970, Sunday Coming, mise in luce il suo talento soul unito a temi più spirituali e socialmente consapevoli. Nonostante il successo, affrontò difficoltà economiche e visse tra Stati Uniti e Canada prima di stabilirsi definitivamente in Inghilterra nel 1973.

A Londra fondò l’etichetta e negozio Alltone, continuando a produrre nuovo materiale e a ristampare i suoi classici. Rimase una figura amatissima e negli anni Ottanta tornò trionfalmente in Giamaica partecipando al Reggae Sunsplash Festival. Nel 1991 registrò “Man from Studio One” come tributo al suo primo mentore, Coxsone Dodd.

Nonostante i problemi di salute, incluso un trattamento per il linfoma, Ellis continuò a esibirsi in Europa e a registrare fino agli anni 2000. Morì a Londra nell’ottobre del 2008.

Perché Alton Ellis è importante per il reggae?

L’influenza di Ellis sul reggae è profonda: moltissimi artisti e produttori hanno tratto ispirazione dal suo lavoro pionieristico nel rocksteady. Brani come “Rocksteady”, “I’m Still in Love” e “Girl I’ve Got a Date” non sono soltanto classici, ma veri e propri modelli per il genere, reinterpretati e riproposti da artisti di tutto il mondo. Il suo stile rappresenta un ponte tra l’energia gioiosa dello ska e le sonorità più profonde e consapevoli del reggae, offrendo un anello cruciale nell’evoluzione della musica giamaicana.

Immagine di copertina altonellis.com

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