Cimarons: Biografia dei Pionieri del Reggae Britannico dal 1967
The Cimarons -Echoes Redferns

Cimarons: I pionieri che hanno aperto la strada al reggae britannico

Quando si parla delle radici del reggae in Gran Bretagna, un nome spicca su tutti: i Cimarons. Veri e propri pionieri del reggae in Europa, la loro storia parla tanto di trasformazione culturale quanto di musica.

Formatisi a Londra nel 1967, la band è diventata rapidamente il cuore pulsante dell’espansione del reggae nel continente. Il loro sound mescolava rocksteady, roots reggae e ska, creando uno stile senza tempo che continua a risuonare attraverso le generazioni.

La formazione originale comprendeva Franklyn Dunn (basso), Locksley Gichie (chitarra solista), Carl Levy (tastiere), Maurice Ellis (batteria) e il cantante Carl Lewis. Nell’agosto 2025, Gichie e Dunn sono gli unici membri originali ancora presenti nella formazione attuale dei Cimarons.

Cimarons performing in the 1970s - photo by David Corio Redferns
I Cimarons si esibiscono negli anni ’70 – foto di David Corio Redferns

Dalla Giamaica a Londra: un nuovo ritmo in una città grigia

Il viaggio di Locksley Gichie verso la Gran Bretagna ha posto le basi per qualcosa di storico. Come ricorda The Guardian:

“Quando Locksley Gichie arrivò in Inghilterra dalla Giamaica nel 1962, a 13 anni, l’atterraggio fu brusco. ‘Fu uno shock,’ ricorda. ‘Era freddo e nebbioso. Non c’era sole né cielo azzurro. Tutto era grigio, cupo e spento.’”

Anni dopo, lui e i suoi compagni avrebbero portato esattamente l’opposto: un’esplosione di colori e di ritmo sulla scena musicale britannica. Nascono così i Cimarons, una band che avrebbe fatto da gruppo di supporto a Jimmy Cliff, lavorato con Paul McCartney come produttore e persino sostituito i Wailers nei primi concerti britannici di Bob Marley. Come afferma General Levy nel documentario Harder Than the Rock:

“I Cimarons furono la scintilla che accese il fuoco.”

Momenti salienti della discografia

I Cimarons registrarono un’infinità di brani per la Trojan Records, etichetta che contribuì a consolidare il reggae nel Regno Unito. Il loro album di debutto, In Time (1974), presentava un’audace combinazione di cover e brani originali, tra cui Ship Ahoy, reinterpretazione di Love Train degli O’Jays. Nonostante le critiche dei puristi per il suono troppo levigato, aprì le porte del reggae a un pubblico più ampio.

Seguì On the Rock (1976) per la Vulcan Records, dal sapore più roots, e poi il contratto con Polydor, con cui pubblicarono il live Live at the Roundhouse (1978) e il celebrato Maka (1978), il loro primo lavoro interamente scritto e prodotto dalla band.

Negli anni uscirono anche Freedom Street (1980), Reggaebility (1981, prodotto da Paul McCartney) e On the Rock Part 2 (1983), che mostrarono tutta la loro versatilità.

Lo spirito continua: nuova formazione e nuova musica

Cimarons - Harder Than The Rock

Oggi il cuore pulsante della band resta affidato a Locksley Gichie e Franklyn Dunn, affiancati dall’energia travolgente del nuovo cantante Michael Arkk.

Con la sua voce intensa e il carisma magnetico, Arkk ha ridato nuova linfa ai live dei Cimarons, mantenendo intatta la potenza e l’autenticità delle origini.

Nel 2025 i Cimarons hanno pubblicato il nuovo album Harder Than the Rock, prodotto, registrato e mixato da Roberto Sánchez all’A-Lone Ark Muzik Studio in Spagna. Un viaggio nel roots reggae più profondo, capace di trasportare l’ascoltatore direttamente nell’epoca d’oro del genere.

Al fianco delle leggende e oltre i confini

Oltre ai propri dischi, i Cimarons divennero musicisti richiestissimi per sessioni in studio e tournée. Hanno collaborato con icone del reggae come:

  • Bob Marley – come backing band nei suoi primi concerti nel Regno Unito
  • Dennis Brown – il “Principe del Reggae”
  • Lee “Scratch” Perry – il genio del dub
  • Toots Hibbert – leader dei Toots & The Maytals
  • Jimmy Cliff – la prima superstar globale del reggae

La loro capacità di adattarsi li fece apprezzare anche dal movimento punk britannico, che condivideva con il reggae lo spirito ribelle e l’impegno sociale.

Il documentario Harder Than the Rock

La storia dei Cimarons è raccontata con forza nel documentario Harder Than the Rock. Con oltre 100 proiezioni nei cinema britannici e partecipazioni a festival in Spagna, Francia, Paesi Bassi e Germania, è una visione imprescindibile per gli amanti del reggae.

Il film svela curiosità poco note, come il fatto che i primi concerti britannici di Bob Marley videro sul palco i Cimarons al posto dei Wailers, e come le loro esibizioni aprirono le porte del reggae alle platee internazionali.

The Cimarons  - Photo from the Cimarons on Facebook
La band reggae più longeva d’Europa, che suona e si esibisce ancora da oltre 50 anni – Foto dei Cimarons su Facebook

L’origine del nome

Il nome della band non deriva inizialmente dai Maroons (i ribelli contro la schiavitù), ma dalla serie televisiva western americana Cimarron Strip. Come spesso accade nel reggae, l’influenza dei western americani fu decisiva nell’immaginario di intere generazioni giamaicane a partire dagli anni ’50: personaggi come fuorilegge, pistoleri e popolazioni indigene resistenti erano modelli per i giovani cresciuti nei ghetti giamaicani, ambienti altrettanto “selvaggi” e privi di regole.

“Cimarron Strip era una serie TV come Bonanza. Abbiamo scelto il nome perché suonava bene,” ammette Locksley Gichie. “Solo più tardi scoprimmo che significava ‘selvaggio e libero’ e si riferiva alle tradizioni di resistenza dei Maroon (in spagnolo: Cimarrones). In un certo senso, è stato il nome a scegliere noi.”

Fonte: Werner Zips e Angelica V. Marte su reggaestory.de

I Cimarons oggi

A più di cinquant’anni dalla loro nascita, i Cimarons restano un ponte vivente tra le radici giamaicane del reggae e la sua fioritura internazionale. La loro musica, il loro lascito e le loro storie continuano a ispirare nuove generazioni — e con Harder Than the Rock dimostrano di non essere solo parte della storia, ma una forza viva del reggae di oggi e di domani.

Foto di copertina di Echoes Redferns

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