L'Ascesa di Dillinger nel Reggae: Umorismo e Ritmo
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Umorismo e ritmo: l’ascesa di Dillinger nel reggae

Dillinger, nato Lester Bullocks a Kingston, Giamaica, nel 1953, è un leggendario artista reggae famoso per la sua arguzia e i testi pieni di umorismo.

Mentre cresceva a Kingston, Dillinger è stato influenzato da DJ toaster come Big Youth e U Roy, e dai sound system locali, in particolare El Paso Setup di Dennis Alcapone al punto che ha iniziato la sua carriera da DJ con il nome Dennis Alcapone Jr.

È stato il produttore Lee Perry a convincerlo a cambiare nome qualche anno dopo, dicendo: “Sei diverso da Alcapone. Sei Dillinger“.

Dillinger on motorcycle - Photo by Peter Simon

Già nel 1973, Dillinger aveva un grande seguito nelle dancehall, grazie ai suoi show regolari con il sound system di Prince Jackie.

Collaborò con Lee Perry allo studio Black Ark e diventò molto richiesto dopo il successo del singolo “Freshly” prodotto da Yabby You. La canzone, basata sul ritmo di “Jah Vengeance,” era una performance lirica vincente sulle restrizioni dietetiche rastafariane.

Dillinger iniziò a registrare singoli per vari produttori, collaborando con nomi noti come Niney Holness, Augustus Pablo, e Clement “Coxsonne” Dodd.

Dillinger and I Roy - photo by Syphilia Morgenstierne
Dillinger eI Roy davanti a Channel One – foto di Syphilia Morgenstierne

L’album di debutto di Dillinger, “Ready Natty Dreadie”, consolidò il suo status in Giamaica, ma “CB 200” gli portò fama internazionale. L’album conteneva la sua hit “Cocaine In My Brain”, un classico reggae che arrivò persino alla stazione reggae K-Jah nel gioco GTA: San Andreas.

Dillinger ottenne un forte seguito durante la rivoluzione punk britannica e si esibì di fronte a folle entusiaste a Londra. Lì, registrò il suo album “Clash”, prodotto da Clement Bushay, un “duello” con il DJ Trinity.

I suoi dischi con “DJ duellanti” ottennero grande successo in Giamaica, proprio come l’album “Top Ranking”, che fece onore al suo nome con tracce potenti come quelle di “CB 200”.

Dillinger continuò a pubblicare successi in Giamaica, collaborando con produttori come Bunny Lee e artisti come Johnny Clarke e Sugar Minott. Nel 1979, riacquistò l’attenzione internazionale con “Marijuana in My Brain”.

Dillinger continuò a pubblicare album e singoli per tutti gli anni ’80 e ’90, ritirandosi brevemente dalla musica e poi tornando a esibirsi e fare tournée. La sua eredità è celebrata in compilation come “3 Piece Suit”, “Rebel With a Cause” e “Cocaine in My Brain”, che mettono in mostra i suoi contributi di impatto alla musica reggae.

Source: Biography by Jo-Ann Greene on allmusic.com
Photos from discogs.com and last.fm

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