Eek-A-Mouse: la Storia del Singjay Originale
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La storia del singjay originale: Eek-A-Mouse

Grazie al suo stile inconfondibile che fondeva canto e deejaying, Eek-A-Mouse fu uno dei primi artisti a essere definito “singjay”. Con il suo stile bizzarro, umoristico e originale, ha fatto scalpore nella scena dancehall ed è stato uno dei talenti reggae più singolari emersi negli anni Ottanta.

Eek-A-Mouse nacque Ripton Joseph Hylton il 19 novembre 1957 a Kingston, in Giamaica. La sua carriera di cantante cultural roots iniziò a metà degli anni ’70, quando frequentava ancora il college e pubblicò alcuni singoli come “My Father’s Land” e “Wicked Shall Not Reign”. Negli anni seguenti, Ripton continuò a fare il DJ per diversi sound system e a pubblicare occasionalmente singoli con il suo vero nome.

I suoi amici, però, lo chiamavano Eek-A-Mouse, che era il nome di un cavallo da corsa su cui spesso perdeva denaro. Si dice che l’unica volta che Ripton decise di non scommettere su quel cavallo, Eek-A-Mouse vinse.

Alla fine degli anni ’70, Ripton Hylton collaborò brevemente con i sound system Papa Roots, Black Ark, Gemini, Jah Life, Black Scorpio e Virgo. Adottò Eek-A-Mouse come nome d’arte ufficiale nel 1980, quando collaborò con Joe Gibbs per “Once a Virgin”, che fu un gran successo. A questa canzone seguirono i singoli “Modelling Queen” e “Wa-Do-Dem”, ma quest’ultimo fu giudicato troppo controverso per essere trasmesso in radio.

Dopo il suo primo album “Bubble Up Yu Hip”, prodotto da Linval Thompson, nel 1981 Eek-A-Mouse unì le forze con il produttore Henry ‘Junjo’ Lawes e il remixer Scientist. “Virgin Girl” e “Noah’s Ark” sono tra i suoi successi, con il supporto dei Roots Radics. In particolare, Eek-A-Mouse si cimentò nuovamente con “Wa-Do-Dem”: stavolta fece il botto grazie al suono insolito e all’originale stile frizzante della canzone. Il toaster fu protagonista del Reggae Sunsplash di quell’anno e alla fine del 1981 pubblicò la hit natalizia “Christmas A-Come”.

Nei due anni successivi Eek-A-Mouse ottenne numerosi successi, tra cui “Wild Like a Tiger”, “For Hire and Removal”, “Do You Remember”, “Ganja Smuggling” e “Operation Eradication”. Quest’ultimo è stato ispirato dalla tragica uccisione del caro amico e collega DJ Errol Scorcher. Alcuni dei suoi album più importanti pubblicati tra il 1981 e il 1984 sono stati: Wa-Do-Dem, Skidip!, The Mouse and the Man (prodotto da Linval Thompson e supportato dai Roots Radics) e Mouseketeer (prodotto da Junjo Lawes).

Tra la metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, Eek-A-Mouse iniziò a concentrarsi sul suo pubblico internazionale, che si trovava principalmente tra i fan del rock negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Tra i suoi successi relativi ci sono il singolo “Freak” e l’album U-Neek (1991, etichetta Island) che mescolava reggae e rock.

Dopo essere apparso nel film gangster New Jack City del 1991, in cui interpretava un rastafariano spacciatore di droga, Eek-A-Mouse continuò ad andare in tournée quasi costantemente per tutta la fine degli anni ’90 e per tutto il millennio. Ha pubblicato occasionalmente degli album, tra cui Black Cowboy (1996), Eeeksperience (2001), Eek-A-Speeka (2004), Eekziled (2011) e Give it to them (2016).

Fonti:
Jo-Ann Greene on allmusic.com
reggaeville.com

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