Prince Far I, (vero nome Michael James Williams) nacque nel 1945 a Spanish Town, Giamaica. Divenne una leggenda del roots reggae sia come produttore che per il suo stile da deejay incredibilmente distintivo al microfono.
Cresciuto nella zona di Waterhouse a Kingston, è stato profondamente influenzato dalla cultura locale del sound system. Da giovane si unì come DJ al Sir Mike the Musical Dragon Sound System, anche se era più un cantante che un tipico deejay.
Il suo stile unico gli valse il soprannome King Cry Cry, un riferimento alla sua abitudine di piangere quando era arrabbiato.
Le sue prime registrazioni iniziarono agli inizi degli anni ’70 con il produttore Bunny Lee. Uno dei suoi primi singoli, “The Great Booga Wooga”, segnò l’inizio di una prolifica carriera. Lavorò anche con Coxsone Dodd, registrando tracce come “Natty Farmyard” e “Queen of the Minstrel”.
Nel 1974 collaborò con Enos McLeod presso King Tubby nel brano “Let Jah Arise”. McLeod consigliò di cambiare il suo nome in Prince Far I – The Voice of Thunder per enfatizzare la qualità profonda e risonante della sua voce.
La svolta di Prince Far I arrivò con gli album “Psalms for I” e “Under Heavy Manners”. Il primo, pubblicato nel 1976, combinava canti biblici con ritmi reggae intensi, distinguendolo dagli altri DJ dell’epoca. La sua voce profonda e autorevole trasmetteva un’energia primordiale e virtuosa.
“Under Heavy Manners”, pubblicato nel 1977, consolidò la sua reputazione. Prodotto da Joe Gibbs e con la partecipazione dei Roots Radics, l’album includeva il singolo di successo “Heavy Manners”, che divenne un inno durante il turbolento periodo politico della Giamaica.
Oggi, questo album racchiude ancora l’intensità dell’epoca e la profonda influenza che Prince Far I ebbe sul genere reggae.
Verso la metà degli anni ’70, Prince Far I fondò la sua etichetta in Giamaica, Cry Tuff, per produrre la sua musica e promuovere altri artisti con idee simili.
La sua collaborazione con il produttore britannico Adrian Sherwood portò la sua musica al pubblico del Regno Unito, accrescendo ulteriormente la sua influenza sulla scena reggae.
Vari album della serie “Cry Tuff Dub Encounter” evidenziarono lo stile potente di Prince Far I e spinsero i confini del reggae e del dub, influenzando i musicisti del futuro.
Collaborò con successo con Roots Radics, la band conosciuta all’epoca anche come The Arabs e (quando registrava per Sherwood) con l’alias Dub Syndicate.
Per tutta la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, Prince Far I continuò a produrre musica di impatto. Album come “Message From the King” e “Long Life” del 1978 mostrarono il suo mix distintivo di commento politico e riflessione spirituale.
Tragicamente, la vita di Prince Far I fu stroncata il 15 settembre 1983 a causa di ferite da arma da fuoco durante un tentativo di rapina nella sua casa a Kingston.
Nonostante la sua scomparsa prematura, la sua eredità è ancora viva. La sua voce potente e il suo messaggio incisivo continuano a risuonare nel mondo del reggae e oltre.
Sources:
princefari.com
allmusic.com