Da Clarendon a Kingston: l'ascesa alla fama di Barrington Levy
Barrington Levy Biography - photo by beth lesser

Da Clarendon a Kingston: l’ascesa alla fama di Barrington Levy

Barrington Levy è stata una delle voci più influenti emerse dalla scena dancehall degli anni ’80. Noto per la sua voce distinta e giovanile, il suo canto è solo migliorato nel corso degli anni, con una voce che è sia potente che impeccabile nell’intonazione.

Da giovane, Barrington lasciò casa per inseguire il suo sogno di diventare un cantante professionista. La sua famiglia si era trasferita da Kingston a Clarendon, una zona rurale, ma Barrington si sentiva tagliato fuori dalla scena musicale locale. Mentre i suoi genitori volevano che imparasse un mestiere, tutto ciò che lui voleva era cantare.

barrington levy photo by © Beth Lesser
Photo by © Beth Lesser

Determinato a seguire la sua passione, tornò a Kingston e condusse una vita errante in attesa della sua grande occasione. Quella occasione arrivò quando lui e suo cugino formarono un gruppo, The Mighty Multitude, e registrarono “Black Girl”. Sebbene avesse solo 14 anni e stesse ancora sviluppando la sua voce, il disco fece scalpore negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Seguì un accordo con Dynamic, un’etichetta giamaicana, che diede vita al singolo “Been A Long, Long Time”.

Dopo lo scioglimento del gruppo, Barrington si concentrò sulla carriera da solista. Cantò con sound system come Tapetone e Burning Spear a Payneland, dove ebbe come maestro il deejay Trinity. Ciò portò a una partnership con il produttore Henry “Junjo” Lawes, che lanciò la carriera di Barrington. I suoi album furono pubblicati sia a livello locale che internazionale.

Nel 1979, pubblicò “Shaolin Temple” negli Stati Uniti e “Shine Eye Girl” nel Regno Unito, entrambi prodotti da Junjo. Seguirono presto successi come “Bounty Hunter” e l’album “Englishman”. L’uscita di “Robin Hood” nel 1980 consolidò il suo status e singoli come “Shine Eye Girl”, “Don’t Fuss and Fight” e “Shaolin Temple” divennero i preferiti dai fan.

Barrington Levy and Leroy Smart, Jah Life shop, New York in 1985 - photo by © Beth Lesser
Barrington Levy and Leroy Smart, Jah Life shop, New York in 1985 – photo by © Beth Lesser

Man mano che la sua reputazione cresceva, ogni produttore in Giamaica voleva lavorare con lui. Barrington ha collaborato con molti, tra cui Joe Gibbs, Linval Thompson e Channel One Studio. Il suo successo del 1981 “21 Girl Salute” e brani come “Under Mi Sensi”, “Prison Oval Rock” e “Here I Come” hanno dominato la scena dancehall e consolidato la sua fama internazionale.

L’amore di Barrington per le esibizioni e la sua dedizione alla sua arte sono innegabili. I suoi testi riflettono sia il divertimento della dancehall che messaggi più profondi sulla cultura e la realtà, con brani come “Natty Dread Don’t Fuss Nor Fight” e “Teach the Youth”.

Anche quando è diventato una star mondiale, è rimasto legato alle sue radici, costruendo il suo studio a Clarendon per creare uno spazio più tranquillo per la creatività. Come dice Barrington, “Non sono mai entrato nel business per i soldi; sono entrato per amore”.

Cover Photo: Barrington Levy in 1983 – photo by © Beth Lesser

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