Biografia di Clement 'Sir Coxsone' Dodd, fondatore di Studio One
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Biografia di Clement ‘Sir Coxsone’ Dodd, fondatore di Studio One

Il produttore discografico giamaicano Clement “Sir Coxsone” Dodd ha contribuito al successo di quasi tutti gli artisti reggae famosi a livello internazionale. Fu uno dei primi a registrare talenti locali e contribuì all’evoluzione del reggae per oltre 50 anni.

Clement Seymour Dodd nacque a Kingston nel 1932. Fu un buon giocatore di cricket e venne soprannominato “Coxsone” in onore di Alec Coxon, una stella dello sport dell’epoca. Ancora giovane, suonava i dischi ai clienti del negozio dei suoi genitori. Una volta terminata la scuola, all’inizio degli anni ’50 si trasferì temporaneamente negli Stati Uniti, dove Dodd lavorò temporaneamente come operaio in una piantagione di canna da zucchero. Fu lì che si innamorò del primo R&B.

Tornò in Giamaica arricchendo notevolmente la sua collezione di dischi e nel 1954 Dodd creò il Downbeat Sound System. I sound system erano sostanzialmente delle unità DJ mobili con un’enorme potenza di amplificazione. Consentivano ai meno abbienti di ascoltare i dischi che non potevano permettersi di possedere e per i club musicali erano meno costosi da pagare rispetto ai gruppi musicali completi.

Coxsone Dodd Downbeat Sound System

Il sistema di Dodd divenne ben presto uno dei più diffusi in Giamaica, rivaleggiato soprattutto da quello dello sgargiante Duke Reid. La concorrenza era intensa e Dodd fece numerosi viaggi per acquistare dischi negli Stati Uniti alla ricerca dei brani più recenti, più rari e più ballabili. Oltre alla sua eccellente selezione di dischi R&B e jazz rari, Dodd si avvalse anche di grandi artisti che gestivano i suoi sistemi audio nella prima parte della sua carriera, come Prince Buster e Lee “Scratch” Perry.

Nel 1959, Sir Coxsone formò la prima delle sue numerose etichette discografiche, Worldisc. Le sue prime produzioni includevano canzoni con echi calypso, R&B e jazz. All’inizio degli anni Sessanta, Coxsone era già al potere in Giamaica con i successi ska di Toots and the Maytals e degli Skatalites. Collaborò anche con artisti del calibro di Derrick Morgan, Alton Ellis e Don Drummond.

Nel 1963, Dodd aprì il primo studio di registrazione di proprietà di neri in Giamaica a Brentford Road, a Kingston. Ufficialmente chiamato Jamaican Recording and Publishing Studio, divenne noto come Studio One, che da quel momento in poi diventò anche il nome dell’etichetta firmata da Dodd. Dodd scritturò Bob Marley e i Wailers, scegliendo Marley come leader e conquistando con loro diversi numeri uno.

Clement Sir Coxsone Dodd Bob Marley Wailers

Lo Studio One divenne un’inestimabile palestra per un’intera generazione di talenti musicali giamaicani. Dodd era costantemente alla ricerca di nuovi talenti, organizzava audizioni settimanali e spesso forniva formazione vocale a cantanti di talento ma non ancora affermati.

Dodd venne brevemente oscurato da Duke Reid a metà degli anni ’60, quando il rocksteady sostituì lo ska. Nel 1968, però, Coxsone tornò in pista con i dischi accattivanti degli Heptones, degli Abyssinians e di Jackie Mittoo. Negli anni ’70 Dodd si cimentò con il dub ma trovò il maggior successo durante l’era del roots reggae, lavorando con Burning Spear, Horace Andy, Dennis Brown e Freddie McGregor. Alla fine del decennio, produsse materiale dancehall con i DJ Lone Ranger e Michigan & Smiley e con artisti come Sugar Minott e Johnny Osbourne.

Negli anni ’80, a causa dei cambiamenti nel gusto della gente e dei fermenti politici, Dodd si trasferì a New York City, aprendo uno studio e un negozio di musica a Brooklyn. Tornò saltuariamente in Giamaica e continuò a produrre dischi, seppur con scarso successo.

Il suo impatto sulla musica del suo paese fu talmente forte che, nel 1991, Six Coxsone ricevette l’Order of Distinction, la terza onorificenza più alta della Giamaica. Dodd tornò a Kingston nel 1998 e riaprì il Brentford Road per nuove registrazioni. La popolarità dello Studio One crebbe nuovamente grazie ad alcune ristampe di successo e a un DVD documentario dedicato pubblicato dalla Soul Jazz records di Londra.

Coxsone morì di infarto nel maggio 2004, pochi giorni dopo una manifestazione in suo onore, durante la quale il governo giamaicano ribattezzò Brentford Road come Studio One Boulevard.

Sources
David Katz – theguardian.com
Steve Huey – allmusic.com

The Music Origins Project – musicorigins.org

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