Il Viaggio Musicale Sessantennale Dell'intramontabile Ken Boothe
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Il viaggio musicale sessantennale dell’intramontabile Ken Boothe

Kenneth George Boothe, conosciuto più semplicemente con il nome di Ken Boothe, ha lasciato un segno indelebile nell’industria musicale per oltre cinque decenni. Ha conquistato consensi a livello locale e mondiale per la sua maestria artistica, il suo talento canoro, le sue doti di ballerino e la sua versatilità, spaziando tra i vari generi, dallo ska al reggae, fino all’R&B.

Ken Boothe è nato nella zona di Denham Town a Kingston, in Giamaica, nel 1948. Sua madre e sua sorella maggiore erano cantanti e lui è cresciuto ascoltando la musica di Otis Redding, Mahalia Jackson, The Temptations, Wilson Pickett e The Drifters. All’età di soli otto anni vinse il suo primo concorso canoro e la sua carriera musicale prese il volo all’inizio degli anni Sessanta come membro del duo Stranger And Ken insieme all’amico Winston “Stranger” Cole.

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Stranger And Ken guadagnarono popolarità tra il 1963 e il 1965 con l’etichetta Studio One di Clement “Coxsone” Dodd con successi come “World’s Fair”, “Artibella“, “Hush” e “Thick in Your Love”. Spronati da Coxsone Dodd, Boothe e Cole intrapresero carriere da solisti.

Ken Boothe si affermò ben presto come una delle nuove star più gettonate del 1966 con successi come “You’re No Good“, “Feel Good” e il brano soul “The Train Is Coming” con il supporto dei Wailers. Il suo primo album, Mr. Rock Steady, fu pubblicato nel 1968 e conteneva la sua famosa canzone “Puppet on a String”.

Boothe lavorò principalmente con Dodd fino al 1970, collaborando occasionalmente con altri produttori come Sonia Pottinger, Keith Hudson e Phil Pratt. Alcune delle sue canzoni erano cover di brani rock e soul americani e britannici e Ken Boothe veniva spesso definito il Wilson Pickett della musica giamaicana.

Nel 1971, Ken Boothe pubblicò la sua canzone di successo “Freedom Street” con l’etichetta Beverley’s di Leslie Kong. Successivamente alla morte prematura di Kong, Boothe lavorò come freelance per diversi produttori nei primi anni Settanta, tra cui Bunny Lee, B.B. Seaton, Keith Hudson e Niney the Observer.

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Altri successi giunsero grazie alla collaborazione con il produttore Lloyd Charmers per l’etichetta britannica Trojan. In particolare, nel 1974, raggiunse la vetta delle classifiche internazionali con “Every Thing I Own”, restando al primo posto della classifica britannica Top Of The Pops per quattro settimane.

Negli anni ’80, Boothe pubblicò qualche singolo, ri-registrò il suo materiale Studio One ed ebbe un ritorno di successo con “Don’t You Know”, prodotto da Tapper Zukie.

Negli ultimi decenni, Ken ha mescolato il suo stile tradizionale e il suo suono vocale originale con ritmi attuali e un mix di melodie. Nel 2003, il governo giamaicano ha conferito a Boothe l’Order of Distinction per il suo contributo alla musica giamaicana.

Sources:
Biography by Steve Huey on allmusic.com
Biography on reggaeville.com

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