Biografia Prince Buster: Re dello Ska, Radici del Beat Giamaicano
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Prince Buster: Il Re dello Ska e le Radici del Beat Giamaicano

Nato Cecil Bustamante Campbell il 24 maggio 1938 a Kingston, in Giamaica, Prince Buster fu un cantante, autore e produttore che contribuì a inventare un suono destinato a plasmare generazioni di musica giamaicana e britannica.

Dalle Strade di Kingston al Sound System

Prima di diventare un’icona musicale mondiale, Campbell era conosciuto a Kingston come pugile di strada e brillante imprenditore.

Il soprannome “Buster” derivava dall’abbreviazione del suo secondo nome, Bustamante, in onore del leader politico giamaicano Sir Alexander Bustamante. Il titolo di “Prince” invece gli era stato attribuito durante la sua carriera di pugile dilettante.

La sua energia e sicurezza catturarono l’attenzione del leggendario produttore Clement “Coxsone” Dodd, che lo assunse come guardia del corpo e assistente per il Downbeat Sound System, una delle prime sound system itineranti dell’isola. Fu lì che Prince Buster imparò i meccanismi della nascente industria musicale giamaicana: la produzione di dischi, la gestione dei sound system e la promozione di strada.

Alla fine degli anni ’50 aprì il proprio negozio di dischi, Buster’s Record Shack, e creò il suo sound system personale, The Voice of the People, che divenne rapidamente uno dei più popolari a Kingston.

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La Nascita dello Ska: “Oh Carolina” e Oltre

Nel 1960, Prince Buster fece una mossa decisiva entrando in studio di registrazione, dando inizio a una rivoluzione musicale. Organizzò intense sessioni presso gli studi dell’emittente RJR, collaborando con diversi artisti e indirizzando il suono dell’isola lontano dall’influenza dominante dell’R&B americano.

Uno dei brani più significativi di quelle sessioni fu “Oh Carolina” dei Folkes Brothers, prodotto da Buster e diventato rapidamente un successo in Giamaica. In un gesto audace e innovativo, coinvolse il percussionista rastafariano Count Ossie e il suo gruppo per creare un accompagnamento ritmico unico.

Il vero colpo di genio fu però la decisione di far suonare al chitarrista Jah Jerry l’afterbeat, enfatizzando il tempo debole invece di quello forte — una sincope che definì il nascente stile ska. Questo ritmo rivoluzionario caratterizzò anche altre registrazioni fondamentali come “Little Honey,” “Humpty Dumpty,” “They Got to Go” e “Thirty Pieces of Silver”, segnando la nascita e l’evoluzione dello ska.

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Prince Buster e Muhammad Ali

Dalla Rivoluzione Ska al Rocksteady

Negli anni ’60 Prince Buster fu inarrestabile. Come cantante e produttore pubblicò una serie continua di successi che raccontavano la nuova indipendenza della Giamaica e la cultura dei giovani rude boys. Brani come “Madness,” “Al Capone” e “Judge Dread” divennero veri inni — pungenti, intelligenti e pieni di ritmo.

Quando lo ska si trasformò nel più lento e melodico rocksteady, Buster seppe adattarsi ancora una volta. Le sue produzioni contribuirono a collegare questa transizione e influenzarono artisti come Toots and the Maytals, Desmond Dekker e, più tardi, i protagonisti della rinascita ska britannica degli anni ’70.

Oltre l’Atlantico: Prince Buster nel Regno Unito

A metà degli anni ’60, l’influenza di Prince Buster si era ormai diffusa ben oltre la Giamaica. I suoi singoli erano colonne portanti dell’etichetta britannica Blue Beat, alimentando le scene mod e skinhead. La sua carismatica presenza e la visione musicale audace lo resero una delle prime vere superstar internazionali giamaicane, molto prima che Bob Marley portasse il reggae alla fama mondiale.

Prince Buster: The King of Ska
Prince Buster (foto da largeup.com)

L’Eredità nella Rinascita dello Ska

Anche se negli anni ’70 rallentò la sua attività e si trasferì a Miami, l’eredità di Prince Buster non svanì mai. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, la sua musica conobbe una rinascita grazie al revival ska britannico. Gruppi come Madness e The Specials veneravano i suoi dischi. I Madness presero il loro nome dal suo brano del 1963 “Madness” e ottennero un successo con “The Prince,” un tributo diretto al loro idolo.

Altri Traguardi della Sua Carriera

Prince Buster fu un innovatore non solo come artista e produttore, ma anche come imprenditore musicale. Fu tra i primi a creare un’etichetta discografica e una rete di distribuzione indipendente in Giamaica, contribuendo alla nascita di un’industria musicale autonoma sull’isola. Il suo coraggio nell’integrare elementi rastafariani e la sua capacità di commento sociale attraverso le canzoni gli hanno assicurato un posto indelebile nella cultura musicale giamaicana, ben oltre i confini dello ska. Negli anni ’90 tornò occasionalmente sul palco, esibendosi con gli Skatalites e reincidendo classici come “Whine and Grind.”

Riconoscimenti e Ultimi Anni

Nel 2001 il governo giamaicano gli conferì l’Order of Distinction per il suo straordinario contributo alla musica e alla cultura del Paese. Prince Buster scomparve nel 2016, ma i suoi ritmi continuano a risuonare ovunque si ascoltino dischi in vinile di ska — un’eredità sonora che rimane viva a ogni nuova generazione di appassionati.

Fonte:
rollingstone.com
theguardian.com

Immagine di copertura laut.de

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