Byron Lee, leader di una delle band giamaicane più importanti, i Dragonaires, ha contribuito in modo determinante a rendere popolare la musica giamaicana nel mondo negli anni in cui il reggae e lo ska erano conosciuti al di fuori dei Caraibi.
Al secolo Byron Aloysius St Elmo Lee, nacque a Christiana, in Giamaica, nel 1935. Suo padre era un immigrato dalla Cina.
Byron Lee scoprì la musica quando si trasferì a Kingston all’età di otto anni. Si narra che una suora del collegio Mount St Joseph gli insegnò a suonare il pianoforte per tenerlo lontano dalle ragazze.
Qualche anno dopo, creò una band improvvisata per esibirsi a un ballo scolastico al St George’s College, dove studiava ed era una stella del calcio. La formò con i compagni Carl Brady, Ronnie Nasralla, Alty East e Ronald Peralto.
I Dragonaires vennero fondati un anno dopo, nel 1956, con il ventenne Lee come bassista e leader della band. La squadra di football del college in cui lui e i suoi compagni giocavano, i Dragon, ispirò il nome della band.
Si esibirono prevalentemente in locali e teatri d’élite frequentati da turisti d’oltreoceano e iniziarono subito a farsi un nome. Gli ingredienti del loro successo erano: Il caratteristico basso di Lee, l’impeccabile sezione di trombe e sax della band e l’attenzione al calypso (fino ad allora reso famoso in tutto il mondo solo dal cantante solista Harry Belafonte).
Byron Lee and the Dragonaires furono ingaggiati dall’etichetta WIRL (West Indies Recording Limited) di Edward Seaga e pubblicarono il loro primo singolo, Dumplings, nel 1959. Edward Seaga fu un antropologo e uomo d’affari formatosi ad Harvard che in seguito ricoprì la carica di primo ministro negli anni ’80.
Seaga parlò a Lee dello ska, l’ibrido di R&B e calypso che nacque nei ghetti di Kingston ovest all’inizio degli anni ’60, quando il movimento per l’indipendenza della Giamaica prese piede. In seguito Byron Lee si impegnò ad ampliare la popolarità dello ska sostenendo i principali cantanti ska dell’epoca, tra cui Jimmy Cliff, Millie Small e Toots and the Maytals.
A rendere Byron Lee e i Dragoinaires ancora più noti al pubblico internazionale fu la loro apparizione nel primo film di James Bond, Dr. No (1962). Il gruppo appare suonando la canzone “Jump Up” nella scena del club di Pussfeller.
Negli anni seguenti, i Dragonaires si esibirono in tournée nei Caraibi e in Nord America. A volte lavoravano con il nome di “The Ska Kings” e la loro formazione variava spesso. Nel 1964, il gruppo suonò alla Fiera Mondiale di New York, con un proprio set e facendo da spalla a Prince Buster e Peter Tosh. Furono un evento sensazionale alla fiera e contribuirono a far crescere il turismo della Giamaica a livelli ancor più alti.
Oltre a essere il leader della band, Byron Lee era anche un uomo d’affari. Aprì un’agenzia di prenotazione e promozione di concerti, la Lee Enterprises Limited, e una propria etichetta, la Dragon’s Breath. Lee portò in Giamaica artisti americani come Chuck Berry e Sam Cooke, prenotandoli nei teatri Carib e Regal. Facendo aprire i concerti ad artisti giamaicani locali, aiutò a costruire la carriera di decine dei più talentuosi vocalist dell’isola.
Nel 1968 Byron Lee acquistò WIRL da Edward Seaga e la rinominò Dynamic Sounds. Sotto la sua direzione, divenne la struttura di registrazione più attrezzata dei Caraibi, utilizzata, tra gli altri, da Bob Marley, Paul Simon e i Rolling Stones.
Lee mantenne un intenso programma di esibizioni e registrazioni, incidendo regolarmente singoli e album negli anni ’60 e ’70. La sua musica si è evoluta dal calypso allo ska al reggae e, alla fine degli anni ’70, allo stile soca (il successore elettrico del calypso). La musica della loro band incantava le folle durante le celebrazioni annuali del Carnevale e Byron Lee incideva ogni anno raccolte di cover dei successi più famosi dell’anno.
Nel 1982, il governo giamaicano gli conferì l’Order of Distinction per i suoi servizi alla musica. Nonostante gli sia stato diagnosticato un cancro, Byron Lee ha continuato ad andare in tour per molto tempo. Nell’ottobre 2008 è stato insignito dell’Ordine della Giamaica durante una cerimonia nel suo letto d’ospedale ed è morto un mese dopo all’età di 73 anni.
Fonti:
David Katz on The Guardian
Artist Biography by Bruce Eder on allmusic.com