Henry “Junjo” Lawes è stato uno dei produttori dancehall reggae più importanti e influenti degli anni ’80.
Nacque a West Kingston, in Giamaica, intorno al 1960. Iniziò a cantare con il trio Grooving Locks ma trovò successo nel settore della produzione nel 1978, inizialmente come assistente del cantante e produttore Linval Thompson e del suo album I Love Marijuana.
L’anno successivo, Lawes lavorò con Barrington Levy presso Channel One, producendo una serie di successi e l’album di debutto (Bounty Hunter) che li portò entrambi alla celebrità.
Junjo divenne immediatamente uno dei nuovi produttori più interessanti in circolazione. Ciò fu possibile anche grazie al cast di supporto con cui avrebbe lavorato negli anni successivi, tutte icone della scena deejay style e dancehall: i Roots Radics, ovvero la backing band strumentale nota per il suo ritmo vigoroso, e Hopeton “Scientist” Brown, uno dei più importanti dub mixer dell’era dancehall.
Henry “Junjo” Lawes aprì la sua etichetta, Volcano, e iniziò a produrre grandi successi per Yellowman, che divenne il DJ toaster più popolare dei primi anni ’80.
Lawes lavorò bene con molti altri deejay giamaicani, come Nicodemus, Ranking Toyan, Josey Wales, Eek-a-Mouse, Michigan & Smiley, Charlie Chaplin e Clint Eastwood.
Contribuì anche a lanciare le carriere di Michael Prophet, Cocoa Tea e, uno dei suoi protetti più famosi, Frankie Paul. Lawes scoprì Billy Boyo nel 1981, quando aveva solo 12 anni, trasformandolo nella star adolescente della dancehall pre-digitale.
Infine, Lawes riportò alla popolarità veterani come John Holt, the Wailing Souls, Don Carlos, Hugh Mundell, Junior Murvin, e Johnny Osbourne, permettendo loro di utilizzare i suoi nuovi ritmi.
Junjo ha definito la dancehall nella sua fase predigitale grazie all’uso di ritmi preesistenti e al suo suono grezzo e da strada.
Nel 1985, si trasferì a New York City ma finì per trascorrere vari anni in prigione per problemi di droga. Quando tornò in Giamaica nel 1991, il suono della dancehall era stato radicalmente alterato dall’ascesa della produzione completamente elettronica (ragga).
Tuttavia, Junjo tornò a lavorare con artisti familiari come Cocoa Tea, Josey Wales e Yellowman, e con nuovi artisti come Ninjaman e Shaka Shamba.
Non ottenendo grandi successi come nella prima parte della sua carriera, si trasferì a Londra, nel Regno Unito, verso la fine degli anni ’90. Lì, purtroppo, fu ucciso a colpi di arma da fuoco nel giugno 1999, in un caso che rimane irrisolto, sebbene probabilmente legato alla crescente violenza tra gli spacciatori di allora.
Lawes non solo ha prodotto molti dei migliori DJ degli anni ’80, ma ha anche aiutato i cantanti reggae tradizionali ad evolversi. Va ricordato anche per la sua stravaganza: abiti su misura, cappelli eleganti e auto appariscenti. Questi elementi di stile hanno influenzato la moda della musica dancehall.
Inoltre, Junjo ha creato un forte legame con l’etichetta britannica indipendente Greensleeves Records, che ha diffuso la Jamaican dancehall nei sound system e nei negozi di dischi, soprattutto a Londra.
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Eek A Mouse – Wa Do Dem / Version9,00€
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Fonti:
Steve Huey on allmusic.com
David Katz on theguardian.com
Howard Campbell on jamaicaobserver.com