1. Molti ritengono che la parola Reggae provenga dal termine gergale giamaicano “rege-rege”, che significa sgangherato, perché si tratta di un mix di diversi stili musicali cuciti insieme. Altri invece sostengono che il termine Reggae derivi dal latino “regi”, che significa “al Re”.
2. Un singolo del 1968 di Toots and the Maytals, “Do the Reggay”, fu la prima canzone popolare a utilizzare il termine Reggae.
3. Il reggae è nato nel centro di Kingston, dove si trovavano i principali studi di registrazione come Studio One e Treasure Isle. È qui che sono nate, cresciute o si sono affermate la maggior parte delle icone del Reggae, come Bob Marley e The Wailers, Dennis Brown, John Holt, Bob Andy e Clement ‘Sir Coxsone’ Dodd.
4. Il Mese del Reggae (Reggae Month) si celebra a febbraio, scelto perché il King (Bob Marley) e il Crown Prince (Dennis Brown) del Reggae sono nati in questo mese. Il primo Mese del Reggae è stato celebrato nel 2010.
5. Lo ska e il rocksteady sono stati i precursori del Reggae, che ha poi sviluppato diversi generi come il roots, il dub e la dancehall. Per saperne di più, leggi “Le Origini e l’Evoluzione della Musica Reggae“.
6. Il sound del reggae si distingue perché pone l’accento sul ritmo in “levare”, che gli artisti reggae chiamano “skanking”. Un’altra caratteristica è che il ruolo del basso e della chitarra sono sostanzialmente invertiti: il basso suona una linea melodica principale e la chitarra si occupa del ritmo. Per saperne di più, scopri i “10 best reggae documentaries“.
7. Nel 2018, l’UNESCO ha inserito il reggae nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità con la seguente motivazione:
“Essendo nato all’interno di uno spazio culturale che comprendeva gruppi emarginati, principalmente nella zona occidentale di Kingston, la musica Reggae della Giamaica è un insieme di numerose influenze musicali, tra cui le forme giamaicane precedenti, nonché i ceppi caraibici, nordamericani e latini. Col passare del tempo, gli stili neo-africani, il soul e il rhythm and blues del Nord America sono stati integrati nell’elemento, trasformando gradualmente lo Ska in Rock Steady e poi in Reggae. Se nel suo stato embrionale la musica Reggae era la voce degli emarginati, oggi viene suonata e accolta da una vasta fetta della società, compresi vari generi, gruppi etnici e religiosi. Il suo contributo al dibattito internazionale sui temi dell’ingiustizia, della resistenza, dell’amore e dell’umanità sottolinea la dinamica dell’elemento come cerebrale, socio-politico, sensuale e spirituale. Le funzioni sociali di base della musica, come veicolo di critiche sociali, pratica catartica e mezzo per lodare Dio, non sono cambiate e la musica continua ad essere una voce per tutti. Gli studenti imparano a suonare questa musica nelle scuole, dalla prima infanzia fino all’università, e i festival e i concerti reggae, come il Reggae Sumfest e il Reggae Salute, rappresentano uno sbocco annuale e un’opportunità di formazione e trasmissione per artisti, musicisti e altri praticanti emergenti.”
Sources
digjamaica.com
bigreggaemix.com
factinate.com